Luce blu: un’emergenza di cui bisogna conoscere tutto
Se stai cercando le risposte alle domande più frequenti inerenti alla luce blu sei nel posto giusto. In questo articolo risponderemo alle domande più frequenti riguardo a questa problematica e ti consiglieremo valide soluzioni. Siamo sicuri che tra queste domande, ci sono anche le tue:
1. Che cos’è?
E’ una radiazione elettromagnetica dello spettro del visibile, non visibile ad “occhio nudo”. E’ emessa da tutte le fonti luminose. In natura viene emessa dal sole. Artificialmente viene emessa soprattutto dai LED, quindi anche da tutti gli schermi di PC, Smartphone, Tablet e TV ma anche dalle sempre più comuni lampadine a LED.
2. Quali sono i danni che provoca?
I danni che causa possono essere divisi in 2: nel breve periodo e nel lungo periodo. Per quanto riguarda i danni di breve periodo i più comuni si verificano dopo almeno 4-6 ore di sovra esposizione alla luce blu e sono molto comuni infatti tra i videoterminalisti, studenti e amanti del gaming: occhi stanchi e affaticati, mal di testa o addirittura insonnia sono tra i più frequenti sintomi dopo una giornata davanti agli schermi o in un ambiente chiuso illuminato dai LED. Ci sono però anche dei danni nel lungo periodo, infatti esiste una correlazione tra luce blu e maculopatia, una patologia degenerativa della retina che porta addirittura a cecità.
Danni Luce Blu. Mal di testa e occhi rossi
3. Lavoro/studio al PC tutto il giorno, è consigliabile proteggersi?
La risposta è sicuramente sì! Proteggersi dalla luce blu vuol dire evitare di arrivare a fine giornata con tutti i sintomi che abbiamo visto nel punto precedente e, soprattutto, proteggere la salute degli occhi nel lungo periodo. A seconda delle soluzioni che attuano l’effetto di maggior relax e comfort visivo può essere immediato.
4. Come proteggersi dalla luce blu?
Esistono soluzioni “software” e veri e propri filtri fisici. Per quanto riguarda i software sono disponibili quasi sempre gratuitamente sui nostri smartphone o scaricabili online per il computer (f.lux per esempio). Per quanto riguarda i filtri fisici intendiamo occhiali (sia neutri/senza gradazione che graduati/da vista) o pellicole che bloccano la luce blu. Ma qual è la soluzione migliore? Rispondiamo nel punto dopo a questa domanda che molti di voi ci chiedono…
5. Perché gli occhiali sono meglio dei software o delle app?
Questa è la domanda che ci ponete tantissime volte. Anzi la maggior parte delle volte ci scrivete pure “perché pagare occhiali quando la soluzione dei software è gratuita?” Noi solitamente diamo queste 3 motivazioni:
- Software e le App sono efficaci unicamente sulla luce emessa dai monitor, mentre non possono far nulla sull’illuminazione ambientale. Sempre più spesso infatti si utilizzano lampadine a LED / Neon.
- I Software e le App “simulano” solamente un filtro luce blu, non conoscendo esattamente la temperatura “nativa” di colore del tuo monitor/smartphone
- Dopo una giornata di lavoro o di studio la tua serata continua davanti alla TV! Anche in questo caso non c’è software che tenga per proteggerti dalla luce blu emessa dalla TV
6. La luce blu viene emessa anche dalle lampadine?
Non da tutte. O per meglio dire da tutte, ma in quantità nettamente differenti. Infatti quelle dannose per i nostri occhi ( ma non per i nostri portafogli in quanto sono a basso consumo) sono le ormai sempre più comuni lampadine a luce bianca LED. Esse mettono una quantità elevata di luce blu e causano affaticamento visivo e mal di testa se si lavoro in un ambiente predominato da questo tipo di illuminazione. Nowave ha avuto diversi clienti che lavorano in centri commerciali o in aziende dove a pochi cm dalla propria testa si hanno numerose lampadine a LED. La conseguenza è di arrivare a casa completamente “distrutti”
7. La luce blu viene emessa anche dal sole?
Esatto. Il sole è la fonte luminosa che emette più luce blu. E’ infatti proteggersi con degli occhiali da sole(o lenti fotocromatiche) che oltre dai raggi UV ci proteggono anche dalla luce blu. Ci sono degli studi che hanno dimostrato l’insorgenza di maculopatia in soggetti che hanno lavorato per anni sotto il sole senza un’adeguata protezione.
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